La floridezza spirituale di una parrocchia è dovuta essenzialmente alla Grazia provvidenziale di Dio, allo zelo santificatore dei pastori, alla corrispondenza generosa dei fedeli.Tre Ronchetti potè contare nei secoli considerati su tutte queste componenti e i laici furono i cooperatori validissimi dei parroci.
La loro memoria completa diviene impossibile per i limiti imposti ad ogni storia generale e per il ristretto, per quanto ragguardevole, numero dei documenti reperiti, per cui coloro che saranno ricordati in questo capitolo, sono appena il campionario di una lunga schiera non nominata di persone anticipatrici di ogni futura Azione Cattolica.Essi si possono ripartire in fondatori, collaboratori, sostenitori.
I fondatori furono i laici che sottoscrissero e s’impegnarono nell’atto di fondazione della parrocchia, la domenica 3 agosto 1567, ed al quale, il giorno dopo, diede l’avallo finale la fiducia di San Carlo nella loro serietà.
I 37 nomi di questi uomini probi onorano questa località milanese, che mediante la loro garanzia poté organizzarsi in parrocchia e consolidare ed estendere il profitto spirituale.
Si devono ritenere come fondatori anche quanti fiancheggiarono il parroco, firmarono le proteste contro le pretese anche indiscrete della matrice S. Lorenzo ed ottennero la completa autonomia della parrocchia.
I collaboratori furono i sacristi, di cui si conservano due nomi, De Matti Gaspare e Rancati Michele, gli “officiali» della chiesa o capi delle confraternite, le levatrici, che si preoccuparono di non lasciare mancare agli infanti il dono del Battesimo.
Dei capi delle confraternite esiste nella visita pastorale del Card. Federico Borromeo, 1610, l’elenco con i loro uffici: in particolare, per la Scuola della Dottrina Cristiana:
«Cooperatori della Dottrina Cristiana per i maschi
G. Battista De Amicis, priore
Stefano De Speri, vice priore
G. Battista De Speri, consigliere
Andrea Moroni, consigliere
G. Battista Soldati, consigliere
Gerolamo de Cavalieri, conciliatore
Gerolamo de Cavalieri, capo dei maestri
G. Ambrogio De Speri, maestro
Antonio De Vecchi, maestro
Cristoforo De Speri, maestro
Baldassarre Mozzati, banditore
G. Battista Politi, banditore
Pietro Bonetti, banditore
Francesco Cavalieri, infermiere
Baldassarre Speri, infermiere
G. Battista Gerulli, portiere
Bernardo Lombardi, portiere
Battista Vecchi, prefetto di disciplina
Pietro Fontana, prefetto di disciplina
Maria Bonetti, prefetto di disciplina
Cooperatrici della Scuola per le femmine
Margherita Silva, priora
Elisabetta De Vecchi, vice priora
Giovannina Soldati, consigliera
Isabella Soldati, consigliera
Camilla Comella, banditrice
Angela Comella, banditrice
Domenica De Mozzati: banditrice
Ambrogina Silva: banditrice
Giovannina Comella: portiera
Angela de Soldati: maestra
Domenica de Giacometti: maestra
Lucrezia Magni: ammonitrice
Margherita de Vigore: addetta alla disciplina»
e per le confraternite del Santissimo sacramento e del Rosario:
«Ufficiali della Confraternita del Santissimo Sacramento del Rosario:
G. Domenico de Sperati: priore
G. Ambrogio de Silva, tesoriere e cancelliere
G. Antonio Pecorari, elemosiniere»
I capi delle confraternite dovevano ogni anno essere confermati oppure mutati dal parroco, con il quale trattavano gli affari della società e le entrate e le uscite, registrate diligentemente su apposito libro.
I Sostenitori, infine, furono i testatori, in favore della parrocchia, di beni o di denari: questi in ordine cronologico:
1605, 23 maggio: Camperio Battista faceva erede universale di tutti i suoi beni la confraternita del Santissimo Sacramento nella persona dei suoi ufficiali
1605, 3 giugno: Silva Gerolamo faceva erede universale di tutti i suoi beni la confraternita del Santissimo Sacramento nella persona dei suoi ufficiali, con gli oneri della sua sepoltura nella chiesa di Tre Ronchetti e di un ufficio funebre con 25 messe ogni anno in perpetuo
1630, 12 gennaio: Politi Carla «legava al curato per tempo di Ronchetto i di lei beni immobili consistenti in parte di una casa ed orto però con questo patto et conditione, che sieno tenuti detti Signori Curati di Ronchetto presenti e futuri successori a celebrare tante messe quante comportava il fitto, o per dir meglio quanto si cavava di fitto dalla detta parte di casa et questo in perpetuo per ciascun anno per l’anima mia e di mio padre et parenti.»
1653, 21 dicembre: Silva Ambrogio lasciava un capitale nel Banco di S. Ambrogio, perché si celebrasse una messa di suffragio ogni settimana in perpetuo nella parrocchiale di Tre Ronchetti
1742, 15 marzo: De Matti Pier Paolo lascia la sua casa e i suoi beni in proprietà della parrocchia di Tre Ronchetti e in usufrutto ai suoi parenti
1771, 30 luglio: Majocco Giuseppe s’impegna di pagare ogni festa di precetto l’elemosina di una messa a beneficio della confraternita ronchettese del Santissimo Sacramento e del nipote chierico Biagio Majocco
1791, 10 settembre: Stabilini Pietro dispone un legato di L. 5000 sul Monte o banca di Santa Teresa poi Napoleone perché si celebri nei giorni festivi nella parrocchiale di Tre Ronchetti una messa «a comodo del popolo»
1849, 9 maggio: Suardi Maria in Rovida, abitante a Tre Ronchetti, destina un legato della madre, Maria Suardi, alla parrocchia per la celebrazione in perpetuo di un ufficio funebre annuo con l’intervento di sei sacerdoti e la celebrazione di sei messe
1864, 9 febbraio: Busca Felice lascia al parroco, D. Bartolomeo Silva un legato di L. 200 per attuare «un progetto in favore della chiesa dei Tre Ronchetti».
A questi bisogna aggiungere la famiglia Aliprandi, che cedette un suo terreno per ampliare il piazzale della Chiesa alla condizione di recitare o cantare le litanie mariane nelle feste della Madonna.
Sostenitori furono pure quanti vollero solennità maggiore nei sacramenti, quale il matrimonio.
L’armonia fattiva di tanti laici impegnati non poteva non rendere efficiente la parrocchia, confortevole assai il lavoro spirituale dei pastori, esemplare sempre la storia di questa piccola comunità grande nell’applicazione dei principi cristiani concretizzati dai venerati, ascoltati e vigili presuli ambrosiani, inizianti per Tre Ronchetti da San Carlo. |